TORINO – Nella notte scorsa si sono verificate tre rivolte nel giro di cinque ore nelle sezioni 10ª e 6ª del Padiglione C del carcere “Lorusso e Cutugno” di Torino, con incendi, devastazioni e lanci di oggetti.
A denunciare i fatti sono l’Osapp e il Sappe, Sindacati di Polizia Pentienziaria.
“La drammatica escalation è iniziata alle 22.30 di ieri, lunedì 17 novembre 2025, quando oltre trenta detenuti della 10ª Sezione del Padiglione C hanno appiccato un primo focolaio per sostenere un recluso che si rifiutava di rientrare in cella. – Spiegano i Sindacati – Sedate le fiamme, mezz’ora dopo, alle 23.00, la situazione è degenerata nella 6ª Sezione, dove altri detenuti hanno dato fuoco a delle lenzuola. L’intenso fumo ha costretto gli Agenti a una difficile operazione di evacuazione di una quarantina di detenuti, gestita con professionalità per garantire l’incolumità di tutti. Il culmine è stato raggiunto a mezzanotte e mezza, quando diversi detenuti della 10ª Sezione si sono resi protagonisti di gravi atti di disordine come l’accensione di ulteriori incendi, la rottura di sanitari e tubazioni in diverse camere ed il lancio di oggetti nel corridoio e contro gli Agenti operanti”.
Nel pomeriggio, sempre di ieri, un altro episodio violento aveva visto un detenuto dell’11ª sezione del Padiglione B colpire un Agente con una sedia, procurandogli dieci giorni di prognosi come diagnosticato dal Pronto Soccorso dell’ospedale Maria Vittoria di Torino: si tratta della 28ª aggressione dall’inizio dell’anno e del 39º Agente ferito.
Domenica scorsa invece, il personale di Polizia Penitenziaria aveva salvato un detenuto italiano che stava tentando di impiccarsi.
Le due sigle sindacali sono d’accordo sul fatto che la violenza nel carcere torinese non si stia placando, anzi, e che si debba fare qualcosa al più presto.

