VENARIA REALE – Frode alle assicurazioni, due arresti: scoperto il “trucco” dei sinistri fantasma

Scritto il 05/12/2025
da ONPiemonteNews

Secondo gli investigatori, i sinistri venivano inventati o aggravati per ottenere risarcimenti. Sequestrati 45.800 euro e beni di lussovenaria reale arrestati per frode assicurativa

VENARIA REALE – Lo scorso 24 novembre i Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Venaria Reale hanno eseguito un’ordinanza di misure cautelari, emessa dal GIP del Tribunale di Ivrea, contro un gruppo accusato di far parte di un’associazione a delinquere specializzata in truffe alle assicurazioni.

Le misure hanno riguardato due persone: una è finita in carcere, l’altra agli arresti domiciliari. Con loro risultano coinvolti anche altri sei indagati a piede libero. Secondo gli investigatori, tutti avevano ruoli ben definiti e utilizzavano una carrozzeria di Venaria Reale per denunciare incidenti mai avvenuti o per aumentare i danni reali di sinistri realmente accaduti, così da ottenere rimborsi indebiti.

Le indagini sono iniziate nel maggio 2023, quando i familiari del 34enne oggi ai domiciliari ne hanno denunciato la scomparsa. L’uomo è stato ritrovato la sera successiva dai Carabinieri di Aosta e ha raccontato di essersi allontanato per i gravi problemi legati alla sua carrozzeria. Ha riferito di aver assunto un conoscente, ora in carcere e all’epoca in affidamento in prova , che, dopo avergli saldato un debito di migliaia di euro, avrebbe preteso prima di entrare nella società al 50% e poi di diventarne di fatto l’unico titolare, lasciandolo formalmente come dipendente e trattenendo tutti gli introiti.

Da questa presunta estorsione è nato l’approfondimento investigativo, che ha permesso di ricostruire il metodo usato dal gruppo. Una volta individuate le auto adatte (per marca, modello o anno) e i proprietari, spesso parenti, amici o conoscenti , questi venivano contattati per capire se fossero disposti a far inserire i loro veicoli in pratiche di risarcimento fasulle, in cambio di un guadagno.

Se il proprietario accettava e l’auto era coperta da una polizza che rimborsava danni da eventi atmosferici o vandalici, il gruppo presentava prima una richiesta di danni per maltempo e successivamente invitava il proprietario a denunciare presunti atti vandalici. Quando serviva effettuare una riparazione, veniva simulato un incidente con un’altra auto nella disponibilità dell’organizzazione, coperta da una polizza “casco” che rimborsava qualsiasi danno.

L’indagine, coordinata dalla Procura di Ivrea, ha portato oltre alle misure cautelari anche al sequestro preventivo di 45.800 euro in contanti, quattro autovetture e sette orologi Rolex per un valore complessivo di circa 150 mila euro.