CANAVESE – “Alle tante e note criticità di questa azienda , ci sono anche i dati delle ferie che sommate a quelle dello Straordinario testimoniano le gravi responsabilità di questo Direttore Generale.” Lo dichiarano le sigle sindacali Nursind e FP CGIL, dopo aver denunciato il dato delle ore di straordinario effettuate dai dipendenti dell’ASL TO 4 per esigenze di servizio, ore non retribuite e non recuperate.
“Sono ben 85000 infatti, i giorni di ferie residue non godute, di tutti i dipendenti dell’ASL TO4 (esclusi i medici) alla data del 30 settembre 2024. – Proseguono i Sindacati – Applicando la stessa modalità di calcolo utilizzata dal Direttore Scarpetta in occasione delle sue giustificazioni per le ore di lavoro straordinario, si parla di una media di circa 23 giorni di ferie per ciascun dipendente.
Numeri da capogiro se si considera che il contratto nazionale di lavoro prevede che le ferie debbano essere effettuate entro la fine dell’anno, con una deroga per esigenze eccezionali fino a giugno dell’anno successivo.”
“Se la media è già di per se un dato allarmante la cosa che più ci preoccupa – dichiarano Giuseppe Summa del Nursind e Luciano Perno della CGIL – è l’analisi dei vari servizi dove si possono evidenziare situazioni di estrema criticità, in particolar modo per la parte sanitaria ma anche per quella tecnica e amministrativa. A titolo esemplificativo, se per i tecnici di laboratorio le ferie variano da 30 a 40 giorni residui cadauno, in alcuni casi per i tecnici di radiologia arriviamo addirittura a oltre 3 anni di ferie arretrate (oltre 90 giorni).
Sono simili le criticità per gli infermieri e gli OSS nei reparti, con particolare attenzione ai Pronto soccorso, dove la coda del blocco delle ferie dovuta al periodo COVID si è fatta sentire.
I Numeri sono vertiginosi in tutti i presidi, ma ad Ivrea si tocca una media di 65 giorni per gli infermieri e 40 per gli OSS. In Cardiologia a Chivasso la media è di 40 giorni per gli infermieri e Ginecologia si arriva a 70 nel caso delle ostetriche.
Insomma una situazione estremamente critica e complessa che si somma a quella delle ore.
Purtroppo è un cane si morde la coda, poiché dando priorità alle ferie si continuano ad accumulare ore e viceversa. Serve un piano serio e lo diciamo da diverso tempo.
Purtroppo, mentre il Direttore Generale parla di trimestre bianco evitando di strutturare e organizzare i servizi, di questo passo la situazione non potrà fare altro che peggiorare.”
“Anche in questo caso è corretto specificare che il dato è cumulato nel tempo e che, come già evidenziato in altre occasioni, registra un trend di netto miglioramento. – Precisa l’Asl To4 – A giugno del 2021 le ferie residue erano pari a circa 123.000 giorni, oggi con un numero di dipendenti superiore il dato si è attestato a meno di 85.000, con un miglioramento negli ultimi 3 anni di oltre il 70% e con una evoluzione ulteriormente positiva.
Per specifici casi, le cui criticità purtroppo sono note e presenti in tutto il panorama regionale e nazionale, soprattutto in relazione alle aree più periferiche e lontane dalle grandi metropoli, sono anche state utilizzate, come mai in periodi precedenti, risorse economiche aggiuntive interamente a carico del bilancio aziendale per sopperire alle situazioni di difficoltà.
L’azienda, nel ringraziare per la collaborazione e la dedizione tutto il personale, ha costantemente attinto e continuerà a farlo, a tutte le forme di assunzione possibili. Questo ha consentito, anche alle figure professionali o alle strutture più in difficoltà, di usufruire nel periodo estivo delle ferie dovute. L’impegno aziendale rimane massimo anche a seguito delle recenti sessioni di laurea delle professioni sanitarie che ci consentono ulteriori reclutamenti anche di personale tecnico. In tal senso, è in corso un dialogo in fase avanzata con la scuola di radiologia di Torino e delle professioni tecniche, con cui si sta lavorando per attivare, analogamente con quanto già in essere alle Officine H di Ivrea per il Corso di Laurea in Infermieristica, un Corso di Laurea per i Tecnici Sanitari di Radiologia Medica. Questa prospettiva, – conclude – se si riuscirà a concretizzare, oltre a valorizzare quanto già fatto nel Polo Formativo Universitario Officina H, potrà garantire all’ASL un bacino di professionisti formati in “casa”.”