CIRIÈ – Aggredito un infermiere in Pronto Soccorso

Scritto il 01/12/2025
da Redazione ON

Nursind chiede “Tolleranza zero. Chiediamo si intervenga!”

CIRIÈ – Questa notte, 1 dicembre 2025, al Pronto Soccorso di Ciriè, un infermiere che vi presta servizio da anni è stato aggredito. A darne notizia e a raccontare l’accaduto e Giuseppe Summa, Segretario territoriale Nursind Torino: “L’autore dell’aggressione è un cittadino noto alle forze dell’ordine, che frequentemente si presenta in ospedale per problemi totalmente estranei alle risposte che possono e devono essere date in un pronto soccorso. Durante la notte il paziente ha prima seminato panico e spaventato gli altri cittadini in attesa, compresi alcuni minori, e successivamente ha colpito alla testa un infermiere con una bottiglia di gel disinfettante piena, causandogli anche la rottura dei suoi occhiali. Non contento, ha minacciato di colpirlo con un estintore.”

“La situazione ha richiesto l’intervento dei carabinieri, – prosegue Summa – anche a causa dell’assenza di guardie armate, che da troppo tempo si aspettano. Infatti, mentre in ospedali limitrofi si potenzia la sicurezza in vista del periodo di iperafflusso, in Asl To4 si attende ancora di conoscere chi si aggiudicherà la gara per l’assunzione delle guardie armate. A tal proposito, era stato garantito l’arrivo entro fine anno e a questo punto auspichiamo che ciò avvenga velocemente, visto che oggi è il 1 dicembre.”

“Ribadiamo che i Pronto Soccorso servono a dare una risposta ai bisogni di salute dei cittadini, ma non possono e non devono farsi carico di tutti i problemi sociali o, peggio ancora, di quelli sociopatici che spesso sfociano in aggressioni. Ormai non si tratta più di fronte a parenti o pazienti arrabbiati per le troppe ore in attesa, ma di un vero e proprio Far West.
Come sindacato non siamo favorevoli alla militarizzazione dei luoghi di cura, ma la situazione è ormai ingestibile: basta leggere i quotidiani per renderci conto di ciò che succede.
Chiediamo all’Assessore Regionale Federico Riboldi, sensibile sul tema, che tutti gli interventi necessari messi in atto in altre aziende piemontesi, vengano estesi anche in Asl To4.
Inoltre, chiediamo alla Direzione Generale di dare in tempi rapidi applicazione di quanto previsto dal nuovo contratto firmato a ottobre, in materia di patrocinio legale in caso di aggressioni. Tra i vari punti, ci sono la costituzione civile da parte dell’azienda, il supporto psicologico, la stipula di polizze assicurative e l’onere di tutela legale in ogni grado di giudizio.”

“Infine, – conclude – come Nursind vogliamo prendere posizione in merito a quanto letto negli ultimi mesi sugli organi di stampa per i noti fatti che hanno colpito l’Asl To4. Siamo sicuri che la Magistratura effettuerà il proprio lavoro, ma nel frattempo siamo dispiaciuti e affranti nel leggere quotidianamente l’ira indiscriminata dei cittadini nei confronti degli operatori di questa Azienda. Non entriamo nel merito dei fatti, ma crediamo che la situazione aumenti esponenzialmente il rischio di aggressione per gli operatori. Non si può e non si deve generalizzare colpendo tutti gli operatori che quotidianamente mandano avanti le nostre strutture. Loro non sono complici, ma semmai vittime.”

Leggi il commento dell’Asl To4 sull’accaduto: CIRIÈ – Infermiere aggredito: le precisazioni dell’Asl To4