ROMA – La sicurezza fuori casa: presentazione della ricerca UNIV- Censis

Scritto il 07/05/2025
da Redazione ON

Sicurezza fuori casa, italiani sempre più in allarme: il 38% rinuncia a uscire per paura Il 1° Rapporto Univ-Censis fotografa un Paese dove cresce l’insicurezza. Donne e giovani tra i più esposti. Aumenta il ricorso alla vigilanza privata

ROMA – Il timore di subire aggressioni, furti o molestie sta cambiando le abitudini degli italiani. Secondo il 1° Rapporto Univ-Censis “La sicurezza fuori casa”, presentato oggi nella Capitale, il 94,2% dei cittadini desidera sentirsi al sicuro quando è fuori casa. Tuttavia, il 75,8% avverte che, rispetto a cinque anni fa, le strade sono diventate più pericolose. Il dato più allarmante: quasi 4 italiani su 10 (38,1%) hanno rinunciato a uscire almeno una volta per paura.
Il fenomeno colpisce in modo particolare le donne e i giovani. L’81,8% delle donne avverte un peggioramento della sicurezza urbana e il 67,3% prova ansia nel rientrare a casa di sera o di notte. E i numeri parlano chiaro: nel 2024 sono state denunciate 6.587 violenze sessuali, in crescita del 34,9% in cinque anni. Oltre il 25% delle donne ha subito almeno una molestia, quasi il 30% è stata pedinata da sconosciuti.


Reati in aumento, ma sotto i livelli del 2014
Nel 2024 sono stati denunciati 2.388.716 reati, in crescita del 2% rispetto al 2023. Ancora lontani, però, dai 2,8 milioni del 2014. Crescono però alcuni reati percepiti come più invasivi: rapine in strada (+24,1%), borseggi (+2,6%), scippi (+7,9%). Le città con il maggior numero di reati sono Roma, Milano, Napoli e Torino, ma è Milano ad avere l’incidenza più alta per abitante: 69,7 reati ogni 1.000 residenti. In forte crescita anche Monza Brianza, con un +12,4% di reati in un anno.

La vigilanza privata diventa un punto di riferimento
Nel contesto di una crescente domanda di sicurezza, cresce il ricorso agli operatori della vigilanza privata. Secondo il Rapporto, circa 8 milioni di italiani si sono rivolti a questi professionisti trovandosi in una situazione di pericolo. Il 74,4% della popolazione li considera una presenza indispensabile, mentre il 73,3% ritiene che si dovrebbero ampliare i loro compiti.
In Italia operano attualmente 1.696 imprese di sicurezza privata, con quasi 94.000 addetti. Un settore in crescita, che sta investendo in formazione, tecnologie e professionalizzazione, ma che, secondo il 79,2% degli italiani, meriterebbe maggiore riconoscimento e visibilità.
Alla presentazione del Rapporto hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni, delle forze dell’ordine e del mondo associativo, sottolineando come la sicurezza urbana sia una sfida che richiede un’alleanza tra pubblico e privato.

Alessandra Hropich