PONT CANAVESE – Sabato scorso, 18 ottobre 2025, il premio di Una Fiaba per la Montagna ha ritrovato la strada delle origini e il luogo dove è nato: Pont Canavese. Quest’anno gli scrittori sono stati accolti presso il Salone Polivalente di via Soana, un luogo ormai storico anch’esso.
Nonostante l’imprevedibilità autunnale anche le condizioni meteorologiche sono state favorevoli: così anche chi è arrivato da lontano (e sono stati molti) ha potuto trovare un’accoglienza adeguata.
Del resto molti anni fa, il concorso è nato proprio a Pont Canavese grazie all’Associazione “L‘Peilacan”, per ricordare Enrico Trione, caro amico e socio scomparso prematuramente; poi, con il tempo, è diventato il Premio del Parco Nazionale Gran Paradiso e si è trasformato in “itinerante”.
Sono passati molti anni e il concorso è cresciuto, destando l’interesse in tutto il territorio nazionale: quest’anno il tema prescelto per i narratori era l’Altrove, da ricercare in un luogo montano, o forse all’interno del nostro animo chissà… Dall’inizio (più di vent’anni fa) sono pervenute alla direzione del Premio molte migliaia fiabe, un patrimonio unico di opere interessanti e preziose.
Il Sindaco Paolo Coppo è intervenuto per accogliere gli ospiti del pomeriggio e ha ricordato come Pont sia sempre un paese attivo per le manifestazioni culturali. Durante la premiazione si sono tenute alcune esibizioni artistiche molto apprezzate.
Ricordiamo che il Premio è suddiviso in quattro sezioni: italiano, lingua francoprovenzale, lingua piemontese e giovanile, più la parte dedicata alla partecipazione degli alunni delle scuole elementari e medie; per ogni settore i vincitori hanno ricevuto il volume edito dalla Tipolitografia Botalla di Gaglianico-Biella, curato da Gianfranco Schialvino, volume che pubblica una selezione delle migliori fiabe.
Quest’anno il primo premio della sezione in lingua italiana è stato vinto da Simone Castino di Costigliole d’Asti con la fiaba “La sosta perfetta”, una storia appassionante, che ci narra come nell’altrove forse possiamo ritrovare l’amore…
Nei settori relativi alle lingue minoritarie hanno vinto Enrica Guichardaz (Courmayeur – Ao) con la fiaba in lingua franco-provenzale “La Piquioouda marmotta è la lenna”, e per la sezione in lingua piemontese: Luigi Lorenzo Vaira (Sommariva del Bosco – Cn) con “Smangia e grata”.
Anche per questa edizione l’Associazione ha assegnato un premio dedicato all’animazione: “Scrivi una fiaba diverrà un cartone animato” a cura di Mario Bondici, web designer ed esperto di grafica e fumetti: il premio di questa edizione è andato alla fiaba “Il topolino incontentabile” di Bruno Lisa (Almese – To). I cartoni animati delle edizioni passate si possono vedere su youtube o sul sito www.unafiabaperlamontagna.it.
Durante la cerimonia è intervenuto sul palcoscenico anche Vittorino Biglia dell’Unione Italiana Ciechi insieme al cane Spritz (del servizio Cani Guida per ciechi Lions).
Moltissimi i ragazzi premiati della sezione dedicata al settore giovanile dei comuni dell’area del Parco Nazionale Gran Paradiso mentre, frutto di una collaborazione nata per le celebrazioni dei primi cento anni dei parchi piemontese e abruzzese, una classe del comune di Pescasseroli, sede del Parco Nazionale Abruzzo, Lazio e Molise, ha partecipato vincendo il premio Regione Piemonte.
Come sempre la brillante organizzazione dell’evento è stata curata dal presidente dell’Associazione “‘L Peilacan”, Michele Nastro.
Presenti sul palco le autorità dei Comuni delle Valli Orco e Soana, tra cui Mauro Durbano, presidente del Parco del Gran Paradiso. Gradita sorpresa, erano presenti Denis Giovanni Truc, e il Vicesindaco Filippo Gerard, rispettivamente Sindaco e Vicesindaco del comune di Cogne. La cerimonia è stata presentata da Lara Prato.
La parola è poi andata al presidente della Giuria il professor Giovanni Tesio, critico letterario, scrittore e collaboratore per trentacinque anni de “La Stampa”. Il professore ha rivelato il soggetto principale per le fiabe dell’anno prossimo: nel 2026 gli autori dovranno confrontarsi con “Le stelle”, un tema affascinante e quanto mai indicato poiché il prossimo appuntamento sarà ad Alpette, dove è situato l’importante Osservatorio Astronomico.